Visitare la Sicilia in moto: qualche consiglio sugli itinerari da seguire

L’Etna non è solamente un vulcano, ma si tratta di una montagna a tutti gli effetti che domina un paesaggio più unico che raro.

In questa zona, infatti, ci sono delle meraviglie naturali e paesaggistiche che meritano la pena di essere visitate almeno una volta nella vita.

Soprattutto se amate le due ruote, dovete sapere che intorno all’Etna si sviluppano strade e tradizioni che durano da secoli ormai. Questo vulcano è stato anche inserito tra i beni UNESCO, per via di una bellezza fuori dal comune, con tanti borghi che sono stati realizzati scavando direttamente all’interno della pietra lavica.

Una terra scura, ma che si caratterizza anche per essere estremamente fertile, ha permesso di coltivare un gran numero di vigneti e non solo, che hanno portato alla produzione di tanti prodotti d’eccellenza e di qualità.

Diamo uno sguardo allora a quelli che sono i migliori itinerari in Sicilia per gli amanti delle due ruote, con l’obiettivo di non perdersi nulla di quanto è in grado di offrire questo territorio. Per questo motivo, si consiglia anche di affidarsi a dei professionisti, come quelli che offrono dei Sicily Motorcycle Tours, che riescono a fornire suggerimenti e indicazioni complete sotto ogni aspetto.

Alla scoperta delle strade del vino dell’Etna sulle due ruote

In questo caso si tratta di un percorso semicircolare, che parte da Santa Venerina, percorrendo la SP148 fino ad arrivare a Zafferana Etnea, poi Sant’Alfio, Piedimonte Etneo e Linguaglossa. Nel giro di poco tempo si arriverà anche a Castiglione di Sicilia, per poi raggiungere la tappa finale di questo tracciato, ovvero Biancavilla.

Questo itinerario si sposa alla perfezione con tutte quelle persone che hanno un debole per il vino.

Si possono organizzare delle bellissime degustazioni dell’Etna Doc, la cui produzione si ferma a un territorio davvero ben limitato e che comprende la bellezza di una ventina di minuti in provincia di Catania.

Partendo da Santa Venerina si può già scorgere una meravigliosa chiesa bizantina, dedicata a Santo Stefano, oltre che il Museo del Palmento, visitando il quale si può ottenere qualche informazione in più in merito alla storia agraria del luogo.

A Zafferana Etnea c’è l’Altarino della Provvidenza, che venne realizzato addirittura nel lontano 1872, dopo una terribile colata di lava che minacciò di ricoprire totalmente il paese, oltre al leccio secolare chiamato “do Pantanu”. Da non perdere a Sant’Alfio il Castagno dei Cento Cavalli, dove pare che vi trovano ristoro e riposo un centinaio di cavalieri della regina Giovanna d’Aragona. Prima di arrivare a Piedimonte Etneo, una tappa obbligata è rappresentata dalla Sorgente di Presa, da cui poi sarà facile innamorarsi affrontando le bellissime stradine del borgo in questione.

Da Palermo al Parco delle Madonie

Un itinerario davvero interessante per uscire dalla periferia della città: da qui, infatti, parte un percorso che si snoda lungo una serie di strade che sono particolarmente ricche di curve, tra la collina e la campagna, fino a raggiungere le pendici delle Madonie.

Da qui si possono ammirare panorami e paesaggi unici, sempre ovviamente con l’Etna che domina in sottofondo.

I percorsi migliori da effettuare in moto in quest’area sono quelli che prevedono di costeggiare i fiumi e che offrono la possibilità di arrivare fino a scollinare i 1500 metri di quota. Da qui, infatti, c’è l’opportunità di assistere a dei panorami da togliere il fiato. Si può ammirare da una parte la vallata e dall’altro le montagne delle Madonie, che si sviluppano fino a più di 2000 metri di altezza.

Quando provare un percorso del genere?

Senza ombra di dubbio in primavera, dato che è la stagione con il clima migliore, visto che è piuttosto mite in questi mesi e permette ai turisti di viaggiare stando sulla moto anche per tante ore senza alcun tipo di problema.

 

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