Le metodologie di fecondazione assistita: facciamo chiarezza

neonato

La tecnologia ha fatto grandi passi avanti nel campo della fecondazione assistita, offrendo alle coppie con problemi di fertilità molte opzioni diverse.

In questo articolo esploreremo tutte le opzioni disponibili; dalla madre surrogata alla inseminazione artificiale, dalla fecondazione in vitro alla donazione di ovuli.

Madre surrogata

La madre surrogata è un metodo di fecondazione assistita che coinvolge una donna che porta e dà alla luce un bambino per conto di un’altra persona o coppia. Ci sono due tipi di madre surrogata: tradizionale e gestazionale.

La madre surrogata tradizionale è una donna che porta e dà alla luce un bambino per conto di un’altra persona o coppia, utilizzando il proprio ovulo fertilizzato dal padre biologico o dal donatore di sperma. Questo metodo può essere utilizzato quando la madre biologica non può portare il bambino a termine a causa di problemi di salute o di altri fattori.

La madre surrogata gestazionale, d’altra parte, non utilizza il proprio ovulo. Invece, gli ovuli della madre biologica o di una donatrice vengono fecondati in laboratorio con lo sperma del padre biologico o di un donatore. Gli embrioni risultanti vengono poi impiantati nell’utero della madre surrogata, che porta e dà alla luce il bambino.

Ci sono molti fattori da considerare quando si sceglie di utilizzare una madre surrogata. Ad esempio, molte coppie scelgono la madre surrogata perché la madre biologica non può portare il bambino a termine a causa di problemi di salute o di altri fattori.

In alcuni casi, una coppia può scegliere di utilizzare una madre surrogata perché la madre biologica ha subito una sterilizzazione volontaria o perché entrambi i partner sono dello stesso sesso e non possono portare un bambino a termine.

La madre surrogata in Italia è vietata per legge, motivo per cui molte coppie si affidano a questa metodologia all’estero, in paesi dove è legale.

Inseminazione artificiale

L’inseminazione artificiale è un metodo di fecondazione assistita che coinvolge l’inserimento di spermatozoi direttamente nell’utero della donna. Ci sono due tipi di inseminazione artificiale: l’inseminazione intrauterina (IUI) e l’inseminazione intracervicale (ICI).

Nell’IUI, gli spermatozoi vengono raccolti dal padre biologico o da un donatore di sperma e vengono quindi preparati in laboratorio per aumentare la loro capacità di fecondare un ovulo. Gli spermatozoi preparati vengono quindi inseriti nell’utero della donna utilizzando un sottile catetere. Questo metodo è spesso utilizzato per trattare l’infertilità maschile o femminile leggera.

Nell’ICI, gli spermatozoi vengono raccolti e preparati allo stesso modo dell’IUI. Tuttavia, invece di essere inseriti direttamente nell’utero, gli spermatozoi vengono inseriti nel collo dell’utero della donna utilizzando un applicatore o un tampone. Questo metodo è meno invasivo dell’IUI ma ha anche una percentuale di successo inferiore.

L’inseminazione artificiale può essere utilizzata da coppie eterosessuali, coppie omosessuali o donne single che desiderano concepire. Tuttavia, ci sono alcune condizioni mediche che possono impedire l’utilizzo dell’inseminazione artificiale, come ad esempio una tuba di Falloppio ostruita o una endometriosi grave.

Fecondazione in vitro

La fecondazione in vitro (FIV) è una tecnica di fecondazione assistita in cui gli ovociti (uova) vengono rimossi dall’ovaio della donna e fecondati in laboratorio con gli spermatozoi del padre biologico o di un donatore di sperma. Dopo la fecondazione, gli embrioni vengono coltivati in laboratorio per alcuni giorni prima di essere trasferiti nell’utero della donna.

Ci sono diverse fasi coinvolte nella FIV, comprese la stimolazione ovarica, il recupero degli ovociti, la fecondazione in vitro e il trasferimento degli embrioni. Durante la stimolazione ovarica, la donna riceve farmaci per aumentare la produzione di ovociti e la loro maturazione. Una volta maturi, gli ovociti vengono rimossi dall’ovaio utilizzando un ago sottile e quindi fecondati in vitro. La fecondazione può avvenire attraverso una varietà di metodi, tra cui la fecondazione naturale, la microiniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI) o la fecondazione assistita con il metodo IMSI (Intracytoplasmic Morphologically Selected Sperm Injection).

Dopo la fecondazione, gli embrioni vengono coltivati in laboratorio per alcuni giorni e il medico sceglie i migliori embrioni da trasferire nell’utero della donna. Il numero di embrioni che vengono trasferiti dipende dalle circostanze individuali e dalle politiche della clinica.

Donazione di ovuli e di sperma

La donazione di ovuli e di sperma è un altro metodo di fecondazione assistita che può aiutare le coppie a concepire un bambino. Questi metodi sono spesso utilizzati quando uno o entrambi i genitori biologici hanno problemi di fertilità o quando c’è un rischio elevato di trasmissione di una malattia genetica grave.

La donazione di ovuli comporta l’uso di ovociti donati da una donatrice giovane e sana, che vengono fecondati con lo sperma del padre biologico o di un donatore di sperma. Gli embrioni risultanti vengono poi trasferiti nell’utero della madre biologica o di una madre surrogata.

La donazione di spermatozoi prevede invece l’utilizzo di sperma donato da un donatore sano e fertile, che viene utilizzato per fecondare gli ovociti della madre biologica o di una madre surrogata.

Entrambe le tecniche di donazione di ovuli e di sperma comportano un processo di screening rigoroso per garantire la salute e la sicurezza del bambino e della madre surrogata o della madre biologica. Inoltre, queste tecniche possono essere utilizzate anche da coppie dello stesso sesso o da persone singole che desiderano diventare genitori.

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