Quando si parla di caffè, si pensa sempre agli effetti eccitanti e, per certi versi, negativi che, questo, può avere su di noi. La caffeina contenuta al suo interno, del resto, genera stati alterati rischiando di sballare i nostri ritmi biologici e, in caso ne soffrissimo, di alzare eccessivamente la nostra pressione sanguigna. Alcuni recenti studi, però, hanno evidenziato i benefici che il caffè esercita sul fegato, spiegando come la bevanda possa essere un toccasana per la prevenzione di tutta una serie di patologie, purtroppo, sempre più diffuse. Vedremo i particolari in quest’articolo.
I benefici del caffè sul fegato, info sugli studi
Stando all’ultimo studio dell’università britannica di Southampton pubblicato sulla rivista BMC Public Health, il caffè può avere un effetto protettivo contro moltissime malattie epatiche cronache; tra queste, anche quelle oncologiche. Come già precedentemente accennato, le malattie del fegato sono in aumento. Si caratterizzano per l’accumulo di grasso nel fegato e presentano gravissimi fattori di rischio. Alcuni studi, quelli citati in quest’articolo, però, spiegano come il caffè possa avere un effetto protettivo nei confronti dell’importantissimo organo; osservando come i consumatori regolari avessero meno marcatori nelle loro analisi.
La ricerca si è svolta su un campione di mezzo milione di persone, di età compresa tra i 40 e i 69 anni, seguiti per un periodo medio di dieci anni. Pare che chi consumi caffè regolarmente, indipendentemente dal tipo, con o senza caffeina, solubile o macinato, abbia un fegato più sano. Riguardo le quantità ideali da assumere, gli studiosi le stimano a tre tazze al giorno per una buona dose giornaliera. Pare che il caffè abbia benefici per il fegato per le molecole presenti in esso: ossia il kahweol e il cafestol. In ogni caso, non sarà il solo caffè a fare miracoli e, per mantenere un corpo equilibrato ed un fegato sano, le prime buone abitudini devono partire dal benessere fisico.