Crea la tua app in modo semplice e veloce: la guida definitiva

Realizzate per gli smartphone, a cui hanno dato un iniziale impulso di diffusione, le app, abbreviazione di mobile application, non sono altro che un software a portata di tasca. Le sue caratteristiche principali sono la semplicità, la leggerezza e la velocità che si coniugano con la soluzione di piccoli e grandi problemi quotidiani o la realizzazione di obiettivi e soluzioni.

Negli anni, dal loro lancio hanno conquistato un posto di prim’ordine nella nostra esperienza digitale: si stima infatti che siano molte di più le persone che si affidano all’utilizzo di un’app mobile rispetto a quelle che navigano su internet ed effettuano ricerche in autonomia.

Scegliere gli strumenti ed i software giusti

Prima di lanciarti nello sviluppo della tua app, è fondamentale selezionare i programmi o software per creare un’app più adatti, i quali renderanno il processo più semplice e veloce. Questa scelta può variare ampiamente a seconda del tipo di app che desideri creare, del sistema operativo target (iOS, Android o entrambi), e del tuo livello di esperienza nello sviluppo software. I giusti software per creare un’app offrono una gamma di funzionalità che possono aiutarti a partire con il piede giusto, inclusi ambienti di sviluppo integrati (IDE), librerie di componenti UI pre-costruiti, e accesso a database e API per arricchire la tua app.

Ogni strumento ha i suoi punti di forza e limitazioni, e la scelta giusta dipenderà dalle specifiche esigenze del tuo progetto. Alcuni strumenti, come Flutter o React Native, permettono di sviluppare app cross-platform, riducendo il tempo e gli sforzi necessari per rendere la tua applicazione disponibile su più sistemi operativi. Altri, come Xcode per iOS e Android Studio per Android, offrono funzionalità avanzate e accesso completo alle API native, ma richiedono lo sviluppo separato dell’app per ciascun sistema operativo.

Una volta selezionati gli strumenti giusti, è cruciale dedicare del tempo all’apprendimento delle loro funzionalità e al perfezionamento delle tue abilità di sviluppo. Molti dei migliori programmi e software per creare un’app offrono ampie risorse didattiche, tra cui documentazione ufficiale, tutorial e community online, dove puoi trovare supporto e risposte alle tue domande. Impegnandoti in questo processo di apprendimento, potrai non solo accelerare lo sviluppo della tua app, ma anche assicurarti che sia costruita su solide fondamenta, pronta per il successo nel mercato competitivo delle applicazioni mobili.

Come realizzare un’app

Come già sa chi se ne occupa professionalmente, questi programmi in miniatura devono tener conto dei limiti costituiti dal funzionamento su un dispositivo mobile, del sistema operativo adottato e del linguaggio di programmazione specifico di quel sistema.

I sistemi operativi più importanti sono ovviamente Android di Google e iOS di casa Apple in concorrenza tra loro anche nel campo delle app che sono a disposizione dei loro utilizzatori.

In ambiente Android il linguaggio di riferimento è Java, mentre in casa Apple il linguaggio principale è Swift.
I due linguaggi non sono intercambiabili tra di loro e quindi realizzare un’app che funzioni su entrambi i sistemi può comportare di dover lavorare a due progetti differenti.

Fasi del progetto

Anche la realizzazione di questi software in formato ridotto passa attraverso le fasi della raccolta di informazioni su ciò che è già presente sul mercato, sia se stiamo operando su richiesta di un cliente sia se stiamo lavorando su una soluzione nuova da rendere disponibile.

Si arriva poi a disegnare schermate, prevedere funzioni, pulsanti e widget, grafica, layout generale, in sostanza l’interfaccia che utilizzerà l’utente.

Dopo lo sviluppo, le fasi finali sono quelle ugualmente rilevanti di testare l’applicazione, individuare bug e anomalie e prevedere soluzioni. Il lavoro ancora non può dirsi concluso: sarà importante programmare revisioni e aggiornamenti che terranno conto di innovazioni di contesto e aggiornamenti dei sistemi operativi.

Tipologie di app

Altro tassello da tenere in considerazione è la tipologia della nostra app che intendiamo realizzare. Possiamo distinguere tra app native che si utilizzano interamente sul telefono, da quelle web che funzionano sostanzialmente come un collegamento che punta ad un applicativo che si trova in remoto su un server. Per la scelta di queste ultime occorre considerare che funzioneranno solo quando vi è una connessione internet e le prestazioni stesse saranno condizionate dalla qualità della connessione.

Esistono infine applicazioni ibride in cui la struttura che potremmo definire fissa del programma, il modulo, è installata sul dispositivo mentre i contenuti si trovano online.

Per ovviare alla necessità di sviluppare in linguaggi differenti a seconda del sistema operativo troviamo oggi sul mercato delle soluzioni che consentono di scrivere il programma in linguaggio non nativo e poi sostanzialmente andarlo a “tradurre”.

Dal progetto allo sviluppo

Se fino a qualche anno fa la realizzazione di un’app avrebbe richiesto elevate conoscenze tecniche e un impiego di tempo in fase di sviluppo, oggi sono a disposizione dei programmatori sistemi e piattaforme che facilitano il lavoro e alla cui diffusione sono interessati anche i produttori dei nostri amati telefonini.

Sia in casa Apple che sul versante Android, come accade per i software tradizionali, le aziende creano strumenti specifici per gli sviluppatori, SDK (Software Development Kit), la cui usabilità e diffusione facilita il processo di realizzazione di nuove applicazioni, prevedendo anche la possibilità di effettuare test e debugging. Sul versante Google abbiamo Android Studio mentre per iOS possiamo utilizzare XCode. Esistono inoltre piattaforme dedicate agli sviluppatori, una fra tutte CMS WordPress.

Distribuire l’app

Essendo destinate ad utenti non necessariamente esperti, le app sono commercializzate attraverso specifici distributori digitali, i più importanti dei quali sono Play Store per Android e App Store per iOS.

Possiamo decidere se mettere a disposizione la nostra nuova applicazione in maniera completamente gratuita o se optare per una versione parzialmente o completamente a pagamento. Come per qualsiasi prodotto presente sulla rete, sarà importante presentarlo al meglio tenendo conto delle regole di indicizzazione applicate dagli store.

Un nome evocativo e di impatto associato ad un logo o a un’immagine è il biglietto da visita, l’aggancio che spinge l’utente ad approfondire. Saranno poi la descrizione dell’applicazione in circa 170 caratteri a soddisfare la curiosità del nostro potenziale cliente e a fornire indicazioni su funzionalità ed utilizzo. La “scheda tecnica” è poi in genere completata da quello che viene chiamato engagement factor, una descrizione più approfondita che illustra le caratteristiche in quanto a tipologia, funzioni principali e comandi disponibili, e viene completata da alcune immagini, screenshot delle schermate ed eventualmente video esplicativi o promozionali.

La nostra app è online

Arrivati a questo punto possiamo dirci davvero soddisfatti, ma attenzione perché, come già indicato, il nostro lavoro non è da considerarsi ancora concluso.

Qualsiasi programma è infatti una sorta di essere vivente, un elemento da mantenere sempre aggiornato e per il quale prevedere nuove versioni e aggiunte e innovative funzionalità. Oltre ad occuparsi dei feedback positivi e negativi dei clienti sulla versione già rilasciata e in commercio che potrebbero essere dei campanelli di allarme circa eventuali problematiche da risolvere e su cui intervenire sulla nostra versione base.

Soluzioni alla portata di molti

Un’ultima osservazione si rende davvero necessaria, anche per chi si occupa di applicazioni per dispositivi mobili in maniera professionale: visto l’interesse in continuo aumento per tali gioiellini in miniatura è possibile trovare online piattaforme portali e soluzioni che consentono di creare un’app praticamente da soli e con pochi semplici ed intuitivi passaggi. Una realtà che spingerà verso un approccio sempre più orientato all’utilizzatore finale per il quale quel pulsantino sullo schermo del telefono dovrà aprirgli un mondo di soluzioni piacevoli ed emozionanti.

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