Apnee notturne: quando recarsi dal medico?

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Quando il respiro durante le ore di riposo si arresta per oltre 10 secondi si parla di sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Queste possono avere origini diverse che dipendono prevalentemente da fattori fisici e posturali, permanenti o temporanei. Ci sono anche motivazioni neurologiche, ma in questo caso la problematica assume il nome di apnea ostruttiva centrale e sottintende una mancanza di stimolo ai muscoli respiratori, i quali non ricevono impulsi dal cervello.

Cosa sono le apnee ostruttive notturne e come trattarle

La sindrome delle apnee ostruttive notturne (OSAS), è una patologia molto più frequente di quanto si possa pensare e dipende da un impedimento che coinvolge le vie respiratorie superiori. In tale situazione il soggetto si trova in affanno e si genera uno sforzo notevole che può portare anche a fatica e sudore durante il sonno. I polmoni provano a incamerare aria ma l’ostruzione alle prime vie respiratorie ne impedisce l’operazione sottoponendo a stress il fisico, a partire dal cuore. Infatti, aumenta la frequenza del battito e cala la quantità di ossigeno nel sangue, mentre la pressione arteriosa tende a crescere. Il tutto avviene spesso nella totale inconsapevolezza della persona soggetta all’apnea ostruttiva del sonno. Per tale motivo a volte al risveglio ci si ritrova stanchi e sudati anche quando il microclima nella stanza è consono al riposo.

Le cause delle OSAS: chi è pi predisposto alle apnee notturne?

Quando si è soggetti da sindrome delle apnee ostruttive notturne è importante cercare di capirne le cause. Queste possono essere diverse e non necessariamente univoche, ma spesso dipendono da più fattori.

  • Fattori fisici: le cause che creano problematiche ostruttive del sonno possono derivare da sovrappeso oppure obesità.
  • Fattori posturali: una posizione scorretta e poco comoda può generare difficoltà respiratorie temporanee causando apnee. Ad esempio, chi dorme molto rannicchiato su sé stesso oppure con la testa eccessivamente piegata comprimendo la gola, può essere più predisposto ad un respiro irregolare e difficoltoso.
  • Stile di vita: fumo, cibi pesanti, cattiva digestione, abuso di bevande alcoliche, stress, possono portare ad un sonno disturbato e quindi ad apnee notturne.
  • Malformazioni: ci sono occlusioni che dipendono da una conformazione fisica particolare di alcuni apparati. Chi ha il setto nasale deviato oppure chi ha una testa particolarmente tonda con collo corto è di certo posto in una condizione respiratoria non agevole.
  • Fattori patologici: ci sono soggetti con patologie pregresse che già di per sé interferiscono con la regolarità della respirazione. Problemi cardiaci, depositi di catarro, asma, allergie, possono causare delle irregolarità alla normale respirazione.

Quando è necessario trattare la sindrome delle apnee notturne ostruttive?

Per prima cosa è opportuno distinguere tra una condizione ripetitiva e una occasionale e per questo vi sono due elementi che aiutano a comprendere meglio il problema.

  • Tempo: si parla di OSAS quando le apnee sono superiori a 10 secondi (in casi più gravi possono arrivare anche a superare il minuto.
  • Frequenza: può capitare di avere qualche episodio occasionale durante la notte, ma se questi si ripetono oltre 5-6 volte all’ora, la questione merita approfondimento medico.

Quando vengono superati i limiti indicati ecco che è necessario assumere la consapevolezza che si è davanti ad un problema serio che richiede un controllo clinico.

Un altro fattore che potrebbe spingere verso ulteriori verifiche deriva dallo stato fisico che il soggetto palesa durante la giornata. E’ intuibile che quando un soggetto avverte una costante stanchezza quotidiana significa che molto probabilmente non ha riposato correttamente durante la notte. Sebbene le apnee notturne avvengano spesso all’insaputa della persona affetta dal disagio, sono loro stesse causa di un sonno poco profondo, superficiale, leggero e poco ristoratore. Se quindi durante il giorno ci si sente spesso stanchi è utile valutare la qualità del sonno durante la notte. Oggi aiutano molto anche alcuni smartwatch che monitorano il riposo misurandone la qualità e fornendo una indicazione di massima sul riposo.

Un appuntamento presso Domus Medica aiuterà a tracciare un quadro clinico preciso e a prendere le corrette precauzioni verso la sindrome, suggerendo anche come riconoscere le apnee notturne.

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